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IT HAPPENS 01. RESIDENCY + EXHIBITION: VLAD NANCA / LUCA RESTA

by Matteo Bergamini, in Exibart Online, 2018

Che cosa hanno in comune Bucarest e Bergamo? Ad esempio la polenta, piatto tradizionale povero e fortemente identitario. Che cos’hanno in comune Vlad Nancă (giovane artista rumeno, di casa a Bucarest appunto) e Luca Resta (giovane italiano a Parigi)?
È successo che si sono “trovati” a Firenze, protagonisti di due momenti di residenza nell’ambito del progetto “IT happens”, a cura di Paola Tognon, nato per creare una mostra site specific per i doppi spazi della galleria Il Ponte.
I due artisti si sono confrontati non solo “in loco”, ma anche attraverso una frequentissima corrispondenza epistolare tramite email, nella quale sono nate suggestioni e che – probabilmente – ha fatto sì che questa mostra dalle imponenti stratificazioni prendesse la piega di un dialogo armonico (ed estetico) su temi non facili.
A fare da apripista, per la ricerca di Vlad Nancă, i gruppi di architetti fiorentini degli anni ’70, Archizoom e Superstudio in primis, e le loro pratiche per la composizione di una progettazione utopica degli spazi in risposta al razionalismo imperante. Uno stile che, senza ombra di dubbio, ha pervaso abitanti e abitudini del blocco est-europeo. Come non pensare, infatti, agli edifici nati sotto le dittature in nome di una società che predicava il “progresso” anche sotto il profilo (maledetto) dell’omologazione abitativa per tutti. Ceaușescu, a capo della Repubblica Socialista di Romania dal 1967 al 1989, nei lavori di Vlad Nancă appare un po’ come un piccolo spettro che sembra confondersi nelle sagome anonime – uomo/uomo, donna/uomo, donna/donna (giusto per confondere un poco l’altra politica, quella delle unioni più che civili di “civiltà”, di Drawing Block Silhouettes, copiate da un album da disegno degli anni ’80, dove in teoria i bambini avrebbero dovuto imparare a essere cittadini modello sulla base della “cultura” di stato.
Forse stiamo tragicizzando visto che poi, al Ponte, l’impressione visiva è quella di una mostra in apparenza leggera e curiosa, ma che dire degli “schermi” (Shut up and dance) di Iphone, Ipad e Ipod di Luca Resta in marmo nero lucidato a specchio e fragili come veri screens di telefoni smart?
Come non pensare all’isolamento dell’individuo-massa nell’epoca del post-regime ma affossati nel circuito del capitale? Uno schermo nero, dal quale ascoltare musica per isolarci da un mondo che ci ha fatto vivere in quartieri dormitorio e – ma questo forse nemmeno lo riusciamo a immaginare – deprivato di una serie di emozionalità, lasciandoci in mano un pezzo di nero freddo che ha la stessa utilità metaforica di un pezzo di marmo, se non continuamente alimentato.
Bulimia e percezione distorta della realtà, come accade nelle due fotografie (2007) I love shopping di Nancă: in un Paese dove i prodotti scarseggiano non manca l’idea di una “terapia dell’acquisto”, fomentata magari da chissà quale schermo sintonizzato sulla parte grassa del mondo.
Grassa come la polenta che il “radar” di Luca Resta gira ogni domenica, con “rumore di famiglia” e intimità che però, qui, è rovesciato: il dispositivo casalingo diviene un ready-made inquietante, che ricorda strumentazioni militari, onde elettromagnetiche, dispositivi per portaerei.
Accade anche in Stuck in the middle with you, al seminterrato semibuio della galleria: un robot-aspirapolvere è impossibilitato a svolgere la sua funzione come dovrebbe. Si inceppa, torna “sui suoi passi”, singhiozza. Vorremmo essere romantici. Vorrei anche io essere bloccato nel mezzo con te. E invece siamo tutti bloccati nel mezzo di una percezione sbagliata, e dalla quale l’uscita è ancora più complessa…perché i neon Caterina sono bruciati sopra le nostre teste. Sarà stato un incidente, quell’azione “naturale” che – ricordando Paul Virilio – la tecnocrazia censura, desiderosa di vedere solo la positività dei propri oggetti e dissimulando i disastri. Di cui fa parte il “consumo” della vita, della domenica, e delle Adidas…
Avete tempo fino all’11 novembre per suggestionarvi.


Matteo Bergamini, "It Happens", Exibart Online, 2018
https://www.exibart.com/toscana/fino-al-9-xi-2018-it-happens-vlad-nanc-e-luca-resta-il-ponte-firenze/



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